Oggi la funzione principale del cane è quella sociale. I nostri cani devono saper convivere con gli umani all'interno di appartamenti, con orari dettati dal lavoro (spesso non a misura di cane!), nell'ambito del contesto urbano, quindi, tra macchine, moto, bici che corrono e gente a piedi che passeggia tra negozi, tra mille rumori, trambusti e, più in generale, stimoli. Un cane geneticamente deve essere predisposto a saper affrontare una condizione simile. Spesso, purtroppo, gli allevatori non prendono in considerazione questi aspetti e così una famiglia si ritrova tra le mura di casa un vero e proprio “diavolo scatenato”. Quante volte ho sentito questa espressione! A questo punto interviene l’educatore che, con le sue conoscenze e la sua esperienza, prova a “ristrutturare” la vita della famiglia con il cane, per trasformare la relazione in un qualcosa di pienamente positivo. Nuove abitudini, nuove attività, nuova alimentazione, nuovi spazi: sono tutti aspetti che possono essere “rivisti” per permettere al cane di raggiungere una condizione di benessere, che si rifletterà in un comportamento più equilibrato dentro e fuori casa. Il ruolo dell’educatore consiste proprio nel creare “positività” all'interno di questo gruppo sociale misto rappresentato dalla famiglia più il cane, perseguendo il benessere di quest’ultimo e quindi, di riflesso, dell'intero gruppo sociale di appartenenza.